venerdì 6 ottobre 2023

FINALE ritorno

 TRIPLETE!!!

Dopo gara 1 era nell’aria, ma la scaramanzia non voleva proclami: i Ruphillies conquistano il terzo trionfo consecutivo, il quinto complessivo per la franchigia.

È la vittoria del gruppo, più forte dei malumori serpeggianti, di una regular season balbettante, del timore della “pancia piena” dopo le due vittorie passate.

I tepori di settembre hanno spazzato via tutto.

Come d’incanto il giocattolo ha ripreso i suoi meccanismi, la difesa è tornata baluardo e l’attacco un martello.

Le squadre che in primavera avevano pasteggiato sulle ombre rosse hanno avuto invece poche chances di vittoria: così è stato nel girone di semifinale per i Rookies, come per i Calzini in finale, con entrambe le compagini asfaltate di brutto in gara 1 e quindi non più in grado di reagire.

Il dolcissimo sapore della vittoria non deve distogliere il pensiero da quei momenti in cui i Ruphy erano attanagliati dal nervosismo, dalle scelte complicate, dai mille dubbi sul futuro.

Ma d’altra parte un trionfo davvero così netto non può che far plaudire alle prestazioni sfoderate dai rossi proprio quando contava, quando gli occhi dovevano essere quelli della tigre e non dello spaurito agnellino post alluvione.

Non è compito del vostro scrivano classificare giocatori.

Ma mi piace ricordare la devastante continuità di Angelo, la sua umiltà nell’accettare un ruolo difensivo che non è il suo e la sua incredibile capacità di esserci e contare, sempre. Il titolo di MVP, non me ne vogliano gli altri, va a lui.

Vorrei sottolineare anche la miglior annata in rosso di Lele, la commovente abnegazione di Ennio, la “prima” in assoluto della Sissi, che proprio doveva vestire la magia Ruphillies per vincere qualcosa.

Baldone? Un altro rispetto a primavera. Un osso in difesa e finalmente un fattore, decisivo in attacco. 

Il giocodovunque Terma chiamato a ricevere per l’infortunio di Mela (che non si è risparmiato volendo contribuire comunque con la mazza nonostante un serio infortunio) ha spinto i due poveri tirabocce Brett & Danny a lanciare al massimo (con alterne fortune, ma va bene così). 

La Cai corrucciata con la sua battuta ma sempre tra noi, il ferrarese Amby coach sempre pericoloso in battuta e poi gli esterni sicurezza, Giangi dal triplo facile e Robby, autore della giocata dell’anno in difesa.

Vorrei citare anche i grandi assenti: lo Zione in giro per il mondo e il suo protetto Fede di Zena, che aspettiamo a braccia aperte l’anno prossimo.

Finisco col buon PresClassificatore, che i capelli bianchi hanno reso non ciarlone ma almeno più “morbido” con le cifre.

Un gruppo; se vogliamo il solito gruppo ormai consolidato in cui anche gli esordienti trovano modo di ambientarsi al meglio.

Non son sempre rose e fiori ma rimane la consapevolezza di stare bene insieme.

E se poi si vince, scusate la franchezza, si sta anche meglio…

La cronaca della partita passa in secondo piano.

I Ruphy avevano il compito di non far entusiasmare i Calzini, capaci, vista la potenza al box, di inanellare sequenze importanti di battute,

Ed in effetti gli avversari – squadra di casa – hanno venduto cara la pelle, provando a più riprese a colpire la difesa dei Ruphy e raggranellando alla fine 11 punti a casa, frutto di 14 valide a segno.

Ma i neo campioni non sono stati da meno.

Sempre avanti nel punteggio, sono stati in grado di segnare in ogni inning e, grazie al cospicuo vantaggio accumulato in gara 1, hanno potuto festeggiare la vittoria già a fine 4°, sul punteggio di 11-5.

Alla fine lo score dice 14-11 per i pentacampeones.

Sugli scudi sempre Papy, autore di un inebriante 4 su 4 con 3 doppi, ma bene anche Baldo con 3 valide e Andrea con 2, per 14 valide complessive.

Andrea non ha brillato in pedana, colpito ripetutamente dalle mazze avversarie, mentre Uccio ha continuato i suoi vintage playoff con un solo punto subito.

Per la prima volta (chissà perché al vostro cronista piace sottolinearlo) la sfida annuale intestina tra i lanciatori è stata vinta da Brett. Dopo due lustri doveva capitare…

Rompete le righe ottobrino in dirittura: le stanche ma felici membra dei nostri eroi vincenti si adagiano verso il meritato riposo.

Qualcuno ha detto che siamo noiosi.

Sarà, ma io alla vittoria mi abituo in fretta e mi dà sempre sensazioni leccorniose; la noia molte meno.

Forse è per questo che sto già pensando alla sesta…

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento