venerdì 28 luglio 2023

2^ 3^ giornata

 DOUBLEHEADER

(Come salvarsi da un insolito destino prima dell’azzurro mare d’agosto)

La coda ancora brucia, quasi rimasta incastrata nella porta dei playoff che si stava chiudendo.

I Ruphy si qualificano per la poule scudetto all’ultimo tuffo dopo un doppio drammatico spareggio contro Sfattine e Mariachi.

I Rossi salvano la illibata statistica di sempre presenti alla postseason per lo scudetto, dal 2013 ad oggi.

Ma è stata dura, molto dura.

L’altalenante rendimento dei rossi bolognesi si è confermato con una prestazione oltre il limite dell’indecenza contro le Sfattine, venerdì 21. Il punteggio finale, 8-7, con il corridore del pareggio in terza, nemmeno rende ragione del divario prestazionale visto in campo. 

Attacco Ruphy surreale con 1 valida effettiva (e due rolling mal difese generosamente classificate valide) all’attivo contro 12 subite (tra cui due tripli). 

Difesa fallosa con 5 errori (more solito). Sopravvivenza garantita dalle basi gratis e da un po’ di orgoglio, che hanno permesso ai campioni uscenti di rimanere in una partita dominata dagli avversari: il pareggio (figuriamoci la vittoria) sarebbe stato un premio ingiusto per tale evanescenza.

Un pelo meglio è andata contro i Mariachi, con vittoria sudatissima, ottenuta più sfruttando le indecisioni della pedana e della difesa avversaria (7 basi per ball e 5 errori) che per il solito attacco asfittico ed impotente (5 valide in tutto).

Ma lo spettro dell’eliminazione è aleggiato scuro e potente quando, al quinto inning, Uccio è stato sommerso da 4 valide in stecca (con un doppio e un triplo) subendo 4 punti senza nemmeno un out realizzato con annesso sorpasso nel punteggio (10-9 Mariachi).

Qui un minimo di reazione c’è stato, 3 punti sono entrati e finalmente un inning difensivo 3 su e 3 giù al sesto ha permesso almeno di festeggiare il primo obiettivo dell’anno.

Nulla di cui esaltarsi, viste le prestazioni, ma quel l’è quel e a settembre si vedrà.

Occorre comunque sottolineare che sia le Sfattine sia i Mariachi si sono resi autori di prestazioni davvero maiuscole soprattutto in attacco. 

Le Sfattine hanno avuto un contributo determinante anche da chi non ti aspetti, e i Mariachi hanno colpito durissimo con il giovane Cassanelli autore di ben due fuoricampo interni della stessa partita.

Che i Ruphillies fossero sottotono si era capito da tempo. I lanci risultano evidentemente ben visibili e se Andrea bene o male tiene, ad Uccio è assegnato un rovescio temporalesco ogni partita.

In attacco si vivacchia. Dopo le eccellenze di Giangi di inizio anno tutto si è un po’ appiattito ma è indubbio che il contributo del miglior Baldo manca, come quello di Mela e anche del turno basso del lineup.

La difesa incorre in errori talvolta inspiegabili (sono 4 di media a partita, un po’ troppi) che generano nervosismo, tipico dei momenti in cui le cose non girano come si vorrebbe.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro: il fatto di averne uno nella poule scudetto a chi scrive sembra già un successo.

21/7 VS Sfattine

La prima metà gara rimane tutto sommato sotto il controllo dei rossi che riescono a chiudere avanti di 2 (4-2) nonostante 1 sola valida all’attivo (contro 4).

La seconda parte della partita è una tragica sofferenza: Uccio viene colpito da 8 valide (tra cui un triplo di Lorena mal difeso che diventa homer), subisce 6 punti anche grazie ad un giga pasticcio difensivo originato da una giocata ambiziosa che non si deve fare nei momenti di vacche magre.

L’ultimo attacco Ruphy (sotto di 3) vede i rossi tentare l’aggancio, abortito da una linea di Baldo a basi piene perfettamente dritta nel guanto dell’esterno.

Finale 8-7 e Ruphy in ambasce.

24/7 vs Mariachi

Inizio incoraggiante per i colori di casa. Attacco non proprio scoppiettante ma 7 punti in carniere contro 1 solo subito da Andrea a fine secondo sembrano un buon viatico.

Al terzo inning si accende la spia. Brutto errore di Terma in terza e con due uomini in base secondo homer di Cassa che spedisce un lancio interno lungo la linea di foul opposto per 3 punti. I rossi accusano il colpo e si fanno timidi e titubanti: a metà partita è 7-4.

I Mariachi si avvicinano ancora al loro quarto attacco, ricacciati indietro da due segnature dei Ruphy senza valide all’attivo: fine quarto 9-6. Un vantaggio in altre stagioni più che rassicurante, nella testa e nelle gambe tremebonde dei Ruphy odierni una pinzillacchera.

E infatti il turno alto dei Mariachi produce 4 uomini al box per altrettanti punti senza out e si materializza il sorpasso con occhi vitrei nel dugout di prima: la scimmia della sconfitta alberga in panciolle tra le file dei rossi 

Sarà per un po’ di orgoglio, sarà per un po’ di braccino degli avversari, messi alle strette i Campioni riescono a trovare contatti decenti e buona disciplina al box segnando i tre punti decisivi: 12-10 il finale.

Ruphy ai playoff come quarti e Mariachi in attesa dell’esito di Sfattine-Oragiobat, che deciderà la sesta classificata.

Una faticaccia. Una stagione regolare complicata, nata male (vedi l’infortunio di Fede), continuata zoppicante e finita tra mille trappole e tormenti.

Salviamo il risultato, che non è poco: in fin dei conti tra arrivare primi e quarti che differenza c’è?

 

venerdì 14 luglio 2023

10^ giornata

SARA’ VERA GLORIA?


Soli tre giorni di riposo per i Ruphillies.

Una serata dal calore impressionante li attende in quel di Castenaso, ospiti degli Oragiobat.

Imperativo: dimenticare la brutta sconfitta di venerdì, i musi lunghi precedenti e conseguenti e ritrovare armonia di squadra, vera forza negli anni della squadra.

Quel che ne esce è una partita mai in discussione, dominata dai rossi sin dall’inizio grazie ad un attacco finalmente ficcante e ad una difesa precisa ed attenta.

Le cifre parlano di 19 valide di cui 9 extrabase (con qualche aiutino degli esterni di casa, non proprio impeccabili) conditi da 7 errori della difesa per un bottino di 18 punti.

Quasi tutti i giocatori ospiti limano per bene le statistiche a cominciare da Robby a 2 su 2 e Mela con un 3 su 4 e un doppio mentre Baldo, Terma e Lele sono autori dei tripli di giornata.

6 i punti subiti, quasi tutti all’ultimo inning quando uno scatto d’orgoglio dei padroni di casa ed una certa rilassatezza della difesa ospite, hanno riempito un paio di volte le basi.

Si è confermata la regola circa l’incostanza dei Ruphy, autori, al di là della valenza dell’avversario, di prestazioni contraddittorie a distanza di poco tempo.

CRONACA

Un’insolita riunione pre gara prova a caricare l’attacco Ruphy, assai balbettante venerdì. E non è un problema di lanciatori. I tiri di Pietro non erano certo più insidiosi di quelli di Giorgio Canova ieri sera come pure quelli di Valerio Ventura più veloci di quelli di Franz Baviera.

E’ il solito problema di testa, forse più libera ieri sera, ingarbugliata in mille alchimie venerdì sera.

Ma tant’è. Sicuramente con l’aiuto involontario di qualche giocata maldestra della difesa, i Ruphy comunque appoggiano qualche bella legnata e chiudono a punteggio pieno il primo attacco.

Andrea ha ancora scorie da venerdì e appare non proprio brillante in pedana ma riesce comunque a tenere a bada la parte alta del lineup di casa.

Mentre l’attacco Ruphy continua la sua opera Andrea e la difesa blindano con soli 6 uomini passati in due inning lo zero alla casella corse subite.

A metà partita il punteggio dice 9-0 e di fatto partita già agli archivi.

Ne nasce un lungo garbage time che dà sfogo alle mazze dei Ruphillies che segnano altri 9 punti prima del termine.

Gli Oragiobat, inermi fino ad allora, si scuotono dal torpore al sesto inning e orgogliosamente cominciano a toccare valide per raggranellare qualche meritato punticino.

18-6 il finale.

Ma la conclusione più bella è un fenomenale settimo tempo tutti insieme non a godersi il freschetto – che non c’era – ma almeno libagioni e relax.

Pausetta ora per i rossi prima di tuffarsi nell’1-2 di fine luglio contro Sfattine e Mariachi per stabilire la posizione in classifica e l’accesso ai playoff, a tutt’oggi ancora in bilico, mancando, per la matematica, una vittoria.

Stay tuned. 

 

martedì 11 luglio 2023

9^ giornata

 COME I GAMBERI

Un passo indietro, anzi anche due.

A questo punto diventa difficile capire se i progressi evidenziati nelle ultime partite fossero un brodino oppure una realtà: quel che è certo è la scoppola patita venerdì nel remake della finale scudetto del 2022.

8-5 il finale di una partita giocata bene dai Calzini Rossi e malino davvero dai Ruphillies. Il punteggio a dirla tutta non fotografa nemmeno la reale superiorità degli ospiti che hanno stravinto col bastone (15-7 le valide), in difesa (2 errori a 4) e nell’atteggiamento, molto più propositivo e grintoso.

I Ruphy sono apparsi tesi, nervosi e incapaci di divertirsi. Il gioco non è stato fluido e le battute, anche belle e potenti, sono rimaste spesso isolate senza qualla coralità che ha spesso contraddistinto le uscite dei rossi di casa.

I Calzini, bravissimi, erano in una di quelle serate in cui fa l’uovo anche il gallo e i manici diventano texas e con merito hanno saputo approfittare dei misunderstanding tipici di una difesa incerta e tremolante.

Non è il caso di fare drammi: certo quando si perdono due partite in due anni perderne tre in una tranche di regular season può far notizia ed allarme. Tuttavia è dalle sconfitte che si traggono gli insegnamenti migliori ed è dalle cadute che ci si può rialzare e speriamo che i Ruphy facciano tesoro di queste situazioni negative.

 

CRONACA

Che la notte non fosse la migliore lo si è capito fin dal primo inning in cui i Calzini hanno saputo approfittare delle amnesie difensive dei Ruphy per segnare due punti mentre i Ruphy hanno chiarito che le polveri erano bagnate con tre su e tre giù.

Andrea, seppur non certo nella miglior serata, tiene comunque botta e capitola su una paio di valide interne al secondo inning, chiudendo a 3 punti subiti la sua prova balbettante in pedana.

L’attacco non decolla e a metà gara è fermo a 3 sole valide contro le 7 già accumulate dagli avversari.

Il punteggio, viste le premesse, arride ai Ruphy sotto solamente 3-2.

Ma non è serata e i primi a non crederci sono proprio i Ruphillies.

Uccio viene accolto da 4 valide, non tutte proprio delle mazzate, ma comunque efficaci, che portano a 6 i punti totali dei Calzini.

I Ruphy arrancano. La seconda valida di Amby fa entrare 1 punto, ma è uno spunto isolato.

I Calzini affondano con altri due punti frutto di tre valide e qualche pasticcio della difesa, allargando a più 5 il divario.

Troppo per i Ruphy di stasera.

Alla fine l’onore è salvo per un divario accettabile, ma la partita è rimasta in bilico nel punteggio, ma mai nella sostanza.

Sconfitta brutta e senza alibi.

Rimboccarsi le maniche, giocare sereni e una partita alla volta ci sembra l’unica medicina per superare indenni questo slump.

I Calzini invece veleggiano sicuri verso il secondo posto in regular season, godendo anche della sconfitta un po’ sorprendente dei Ciaperi in quel di Pianoro.

Ruphy all’esame esterno del Teseo Bondi contro gli Oragiobat, lunedì 10.

Nemmeno il tempo di metabolizzare il momento…ma forse è meglio così…