mercoledì 28 giugno 2023

8^ giornata

 UCCIO IS BACK

I presagi erano fausti e gli Aruspici inclini alla letizia.

La lieta melodia aleggiava sulle umide sponde del Savena: Uccio è tornato e con lui i Ruphy che conoscevamo.

La franca vittoria contro i Pocos Locos di ieri sera al Poiana (San Lazzaro era out per un problema di illuminazione) ha riconsegnato una squadra competitiva e uno dei suoi alfieri più istrionici, momentaneamente assente nelle prime uscite.

Il risultato finale (13-3) fotografa in pieno una superiorità netta, nonostante la buona prestazione dei granata, che non hanno concesso nulla che i Rossi non si siano presi di forza.

Baldone nostro, finite le libagioni cretesi, è tornato convinto e grintoso, la difesa ha retto l’impatto con una squadra tradizionalmente assai efficace con il bastone, nonostante qualche piccolo errore veniale che non ha inciso più di tanto sugli esiti.

L’attacco ha permesso di dormire sonni tranquilli sin da subito, aggredendo Bart, partente avversario, con bei contatti secchi e profondi, che solo in parte una bella batteria di esterni ha saputo contenere.

Non è il caso di intonare i peana ora come non era il caso di lamentarci quando le cose non giravano: tuttavia è indubbio che ieri sera si è manifestata una versione deluxe dei reds e di questo occorre prendere buona nota.

Difficile, visti i risultati assai sorprendenti di questa pazza annata, fare previsioni in ordine alla post season: possiamo sbilanciarci dicendo che la vittoria di ieri mette un tassello importante sulla partecipazione ai playoff dei campioni uscenti.

Per i Pocos nulla di compromesso, ma i playoff saranno una gatta da pelare.


CRONACA

I Ruphy ospiti partono in attacco e mettono subito in chiaro le loro ambizioni con 6 uomini passati al box, 4 valide (tra cui i doppi di Baldo e Andrea) e 4 punti segnati.

I Pocos provano a rispondere all’assalto e riescono a marcare un punto anche grazie a qualche incertezza nell’infield rosso.

Un errore di Papi all’esterno dopo una bella corsa consente ai Pocos di accorciare ancora il divario a fine secondo, dopo che il turno basso del lineup ospite non era riuscito a produrre corse: fine secondo 4-2 Ruphy.

Nuova sgasata dei bolognesi e altri 4 punti a referto al terzo inning, anche grazie ad una indecisione della batteria di casa sulla seconda valida del ritrovato Baldo.

Al cambio pitcher il punteggio è 8-3 grazie ad un altro punticino portato a casa dai Pocos per un paio di errori della difesa rossa.

Al quarto inning Mela spedisce un missile a un paio di metri dalla recinzione per battere a casa un altro punto degli ospiti, mentre Uccio comincia a macinare outs con il conforto della difesa.

Al quinto inning i titoli di coda scorrono in anticipo con altri 4 punti all’attivo per le torride mazze dei Ruphy (saranno 15 le valide totali tra cui 3 doppi) che portano lo score parziale a 13-3.

Punteggio che non cambierà più ma partita che lascia ancora spazio ad una giocata 8-6-5 per un out in terza sul corridore che tentava di trasformare il doppio in un triplo: tanta roba…

Detto di Closeruccio, del buon rientro di Baldo, sottolineiamo un’altra valida della Sissi (che ci sta prendendo gusto) e il buon momento di Terma e Andrea, oltre ai passi più convinti di Amby, ormai tornato in pianta stabile.

Venerdi 7 saranno ospiti al Poiana i Calzini Rossi, per una sfida che l’anno scorso valeva il primato.

 

martedì 27 giugno 2023

7^ giornata

DICIAMOLO PIANO

Ci sono bagliori di antichi fasti.

Forse, ma dico forse, il peggio è alle spalle.

Dopo lo scrimmage coi Bandigas il campionato monco post alluvione ricomincia dal Poiana amico per i colori dei campioni.

Ospiti i Cuba Libre ozzanesi, buon test per capire se i Ruphy intendano voltare pagina.

La prestazione c’è stata. Il cazzottone iniziale (4-0 senza discussioni al primo attacco Cuba) ha risvegliato l’orgoglio ferito e finalmente le mazze hanno roteato come sanno e come possono.

I Ruphy old style sono lontani, ma intanto un passettino in avanti si è fatto.

I Cuba in versione striminzita hanno spaventato i campioni uscenti inanellando 5 valide praticamente in stecca all’esordio, per poi essere silenziati nel prosieguo, sfoggiando comunque una prestazione gagliarda.

Per i rossi si è rivisto l’Uccio dei bei tempi (nessun punto subito da un attacco che aveva smazzolato per bene Andrea all’inizio) e finalmente una coralità di attacco con 13 valide ben distribuite tra i giocatori (e così Giangi si è potuto prendere una fisiologica pausa…) e 15 punti in 5 inning d’attacco.

Solo 1 errore in difesa e nemmeno sanguinoso, nella speranza che sia l’abbrivio per l’inversione di tendenza.


CRONACA

Se i Rossi necessitavano di certezze iniziali, peggio non poteva cominciare. I Cuba assaltano Andrea con 5 valide su 7 battitori, tra cui un doppio e un triplo, punendo i lanci troppo puliti e troppo centrali: 4-0 sotto.

La reazione c’è e si concretizza in altrettanti punti in cascina grazie a 4 valide di cui due doppi.

Andrea assesta un attimo il mirino e subisce solo 1 punto nelle successive due difese, mentre l’attacco colleziona altre 4 valide (tra cui 3 doppi) e porta a casa 3 punti.

Al cambio pitcher i reds conducono 7-5.

Uccio concede le briciole (1 valida e 1 base su ball), ben coadiuvato dalla difesa, mentre l’attacco sfrutta anche qualche difetto di controllo della Cate in pedana (4 basi ball) per portare a casa 8 punti tra 4° e 5° inning aprendo una voragine tra le due squadre.

15-5 lo score finale

Citazione doverosa per Terma finalmente on fire con due doppi e per Ennio, anche lui con due valide all’attivo.

Prima valida ufficiale della Sissi, in attesa del riscatto di Baldone nostro, mandato a ricaricarsi le pile nelle spiagge greche.

Da segnalare anche la prima partita di Amby the coach: della serie piano piano stiamo ricostruendo dai cocci di inizio anno

Ora si attendono le sfide coi Pocos e il remake della finale scudetto 2022 coi Calzini per capire se i Ruphy 2023 possono ambire ad un clamoroso tris d’assi.

Staremo a vedere.

 

giovedì 8 giugno 2023

6^ giornata

NON CI SIAMO

C’era bisogno di una prestazione solida, di quelle Ruphy old style per ovviare alle assenze, al momento di scarsa forma ed anche alla valenza dell’avversario.

La prestazione non c’è stata, o almeno lo spessore non è bastato.

I rossi si presentano con 4 assenze di peso. Il lungodegente Fede, il rientrante Amby, il vacanziero Lele e, novità del giorno, il bomber Robby bloccato dalla febbre.

Le assenze non sono e non devono mai essere un alibi: i Ruphy giocavano in 10 e possedevano gambe e braccia al pari degli avversari.

Ma questi Ruphy sono in difficoltà.

A questi Ruphy mancano i capisaldi cui si sono ancorati da sempre ed in particolar modo nelle cavalcate vincenti dell’ultimo biennio.

La difesa, anzitutto. Anche oggi 4 errori (15 il totale annuo) che hanno causato 3 punti (11 il totale annuo). Numeri abnormi non in linea con il passato.

L’attacco. Asfittico e quasi mai incisivo quando conta. Oggi 6 valide e 5 basi ball per soli 5 punti a referto. Mancano le battute clutch, manca chi sparecchia, manca qualche punto fermo.

Finora soprattutto Giangi e Lele avevano un po’ coperto le magagne, ma non si può pensare che vada sempre così.

Se Baldo, Terma, Mela e Andrea battono 7 su 40 (ullallà 0,175) dove vogliamo andare? Certo a vedere il bicchiere mezzo pieno si può pensare che peggio di così sia dura e che il futuro non potrà che essere migliore.

Dall’altra parte i Rookies hanno fatto il loro. Hanno tirato su quello che i Ruphy scialacquavano e goduto una sana buona sorte rappresentata da una svirgolata in campo opposto di Sauge. Ci sta, bravi loro.

Sono comunque una squadra solida, nemmeno parente di quella scollata dell’anno passato, cui un paio di aggiunte importanti hanno contribuito a rafforzare soprattutto le maglie difensive.

Per i Ruphy nulla di compromesso. per carità. Il letargo invernale, la pausa alluvionale e le assenze di questo infelice esordio d’annata stanno costellando di intoppi il cammino. L’accesso ai playoff è l’obiettivo e a settembre si vedrà.


CRONACA

Inizio horror per gli ospiti. Dopo un primo attacco senza squilli sui lanci di Cristiano, Andrea subisce due valide in stecca su due out già ottenuti e inizia a litigare con l’area dello strike. O meglio con quella scatoletta di tonno che l’arbitro gli indicava come area di chiamata, di fatto corrispondente ad una dritta all’ombelico in mezzo al piatto. Il risultato era una doppia base gratis e un punto forzato. A memoria di chi scrive non era mai successo.

Ma non basta. Il facile terzo out era vanificato da un errore della Sissi schierata in prima (con Papi all’esterno) che costava altri due punti.

Fine primo 3-0 Rookies.

Il secondo inning vedeva gli attacchi soccombere con 6 uomini totali passati al box.

I Ruphy davano segni vita con Sauge in pedana che concedeva 3 punti con 2 valide (soliti Giangi e Papi) e tre basi ball, nonostante un incredibile doppio gioco subito da Baldo.

Andrea sopperiva ad altri due errori della difesa facendo battere un pop in diamante a Lion con seconda e terza occupate e un solo out e chiudendo l’inning con l’ennesima presa di Papi all’esterno.

A fine terzo è parità a 3.

Una singolo di Andrea su due out e una bella linea di Ennio consentivano ai Ruphy il primo e unico vantaggio della partita sul 4-3.

L’entrata di Uccio non era fortunata con un passivo di due punti di cui uno su errore di Baldo all’interbase: 5-4 Rookies.

Nonostante due basi gratis i Ruphy non capitalizzavano al 5° inning e subivano il colpo del KO all’attacco successivo dei Rookies con Sauge a indovinare il campo opposto con Andrea che difendeva troppo shiftato al centro: 7-4.

Lo score dice 6 valide a 5 per i Ruphy e 5 basi gratis a 4 sempre per i Ruphy, che soccombono invece nel punteggio avendo anche un attacco in più giocato.

Un momentaccio.

lunedì 5 giugno 2023

5^ giornata

 CI VOLEVA

Eh sì. Siamo solo alla terza giornata ma il calendario dopo i Ciaperi metteva di fronte ai Ruphillies gli Strappados prima dei Rookies mercoledì venturo.

Un viatico non ottimale dopo la sconfitta pianorese.

E’ andata bene. Nulla di brillante ma una vittoria franca e mai in discussione.

Un po’ di patemi finali, un po’ di nervosismo ma il cuscino era ampio e soffice e una rimonta sul filo di lana degli arancioni era quasi impossibile.

Il campo amico ha data qualche certezza in più agli esterni e limitato anche gli errori degli interni (oggi solo veniali). L’attacco si è retto sulle prestazioni dei soliti noti con l’aggiunta di un ottimo Robby.

Ma mentre Lele di iscrive alla lista per Mister Concretezza, al fuoricampo da 2 a destra di Giangi, il grido di MVP MVP si è levato limpido dal dugout. In questo momento è una macchina da valide e viaggia a 1883 di media slugging.

Baldone risguaina l’elmetto da battaglia (quello in cui non dorme da giorni) e dà segnali di risveglio con un bel doppio, mentre Papi qualcosa di buono fa sempre (da più di 10 anni…)

Per gli altri, Terma e Andrea in testa, telefonare a Chi l’ha visto.

Ma va bene così. Una rotazione ci sarà, sia perché è irreale la media tenuta dai primi come è altrettanto irreale quella degli altri.

Ciò che ancora non sembra oliatissima è la difesa, vero punto di forza dei campioni uscenti.

Incertezze, panico, troppi urli e giocate senza senno sono ancora un marchio che fatica a scomparire.

Se aggiungiamo che Uccio non sembra Uccio (o meglio le sue statistiche non sembrano le sue) e pare calamitare i punti proprio quando di solito non li prendeva mai (cioè nell’inning finale), si capisce il perché di tanti tentennamenti.

Gli Strappados non hanno demeritato. Hanno commesso un paio di errori gravi all’inizio, ma a fine quinto erano ancora in partita sul 6-3. 

Sono forse un po’ cortini (non che i Ruphy siano lunghissimi, ma martedì mancavano Mela e Amby…) e al momento sembrano aver perso potenza nel box, ma sono sempre solidi e difficili da battere.

 

CRONACA

L’inizio dei Ruphy ospiti non è dei migliori, anche se senza valide grazie ad una base ball, un errore sanguinoso di Masino su un facile pop e una grave distrazione della batteria, lo score dice 2-0.

In difesa la valida a sinistra di Spalletti non viene tradotta in punto dalla buona difesa dei rossi.

Al secondo attacco, Giangi e Robby costruiscono la prima accoppiata serale e portano un altro punticino a casa nonostante due strikeout di Mirko in pedana.

L’attacco Strappados produce due punti frutto di una valida di Vince e di un errore di Terma in terza nonché di una giocata sbagliata a casa degli esterni. Fine secondo 3-2.

Baldo e i soliti Lele e Giangi confezionano 3 punti al terzo attacco con altrettante valide e i Ruphy tentano la fuga.

Andrea liquida in fretta il turno basso degli arancioni e a metà partita il punteggio – rassicurante - dice 6-2 per gli ospiti.

I Rossi in attacco entrano in modalità aereo e passano al box 7 uomini in due turni producendo uno sconfortante zero.

Gli Strappados colpiscono invece duro Uccio al quarto inning, ma nonostante 3 singoli in stecca non vanno oltre una sola segnatura, ben arginati dalla difesa: a fine quinto è 6-3 per i campioni uscenti.

Il sesto inning vede Mirko (tornato in pedana) disunirsi e concedere 3 valide (tra cui un homer dello scatenato Giangi) e una base ball al lineup ospite che timbra i 5 punti che scrivono i titoli di coda al match.

L’orgoglio arancione nega la passerella a Uccio colpito anche stavolta da tre valide in stecca, condite da una base gratis e un colpito oltre che da un errore di Baldo all’interbase. Soli 3 punti al passivo e 3 uomini rimasti a correre è di fatto un danno accettabile.

11-6 il risultato finale; 10 a 8 le valide. Quelle dei rossi tutte concentrate tra Lele, Giangi e Robby (8 in tre).

Ora sotto con i Rookies, sempre che a Giove Pluvio non dispiaccia…

 

 

giovedì 1 giugno 2023

4^ giornata

 SARA’ DURA

Chi vi scrive non ricorda, a memoria, una partita “facile” in quel di Pianoro.

Al di là del valore degli avversari – indubbio- ai Ruphillies il campo va decisamente indigesto se è vero che è quello in cui hanno racimolato più sconfitte in proporzione alle partite giocate (6 sconfitte in 9 incontri)

Onore al merito ai Ciaperi che hanno disputato una partita solida, sfruttando le amnesie dei Ruphy e la condizione di forma davvero approssimativa dei rossi.

Se poi aggiungiamo qualche interpretazione non proprio lineare della regola del triplo (per cui all’esterno di fatto conviene lasciar perdere per non rischiare guai peggiori) e anche una discreta dose di sfortuna (abbiamo contato tre giocate “strette” in prima tutte out) il quadro è completo.

I Ciaperi hanno dimostrato – al netto di qualche errore e di qualche palla mancata dal catcher – maggior attitudine difensiva: ottime almeno 3-4 giocate dell’interbase e un paio di assistenze del seconda base che hanno consentito eliminazioni tutt’altro che facili.

I Ruphy hanno difeso peggio. Tolta una giocata monstre di Terma su una secca linea in terza e un bell’out della Sissi, in difesa hanno balbettato, sbagliato, fatto confusione.

L’attacco non ha nemmeno demeritato grazie alle belle prove di Giangi (un doppio e un triplo), Papi (un triplo anche per lui) e Lele (2/3).

Con 8 valide all’attivo di cui 4 extrabase segnare solo 8 punti non è normale. Ma è ancor più inusuale subire 6 valide con due extrabase e beccare 9 punti (e qui 6 errori difensivi pesano e parecchio…).

Pasticci su pasticci dietro e scarsa efficacia in attacco nei momenti clutch: ecco la spiegazione della sconfitta.

Senza nulla togliere ai padroni di casa, protagonisti di un ottimo avvio di stagione, sicuramente più allenati e pronti dei campioni uscenti.

Niente di male e niente di perso. Diciamo – e speriamo – che sia la classica maledizione della seconda partita (l’anno scorso docet) e non invece il segno di un’involuzione pericolosa.

I prossimi scontri diretti (Strappados e Rookies in stecca) lo diranno.

 

CRONACA

Inizio scoppiettante dei Ruphy che, nonostante la lunga inattività, partono forte con 5 valide su 7 uomini e chiudono a bottino pieno sulla volatona di Giangi.

Andrea, nonostante un errore di Baldo, chiude senza danni grazie ad una distrazione di Mauro Borgo sulle basi e a una giocata da applausi di Terma: 4-0.

3 su e 3 giù per il secondo attacco Ruphy, mentre la difesa comincia a far intravedere sospetti scricchiolii e subisce 3 punti con due singoli (uno interno) e due errori difensivi.

Al terzo inning i Ruphy sfruttano un errore del prima base per segnare due punti grazie ad un triplone a destra di Papi.

I Ciaperi replicano con un’azione contestata: sulla battuta a sinistra il tuffo di Giangi non riesce a trattenere la pallina. A definirlo errore ci vuole il coraggio dell’arbitro per consentire di bypassare la regola del triplo per regola. Il paradosso e che se Giangi non avesse tentato di prenderla sarebbe stato un triplo in piedi e l’inning sarebbe morto senza danni sul corridore successivo.

Ci permettiamo di dubitare sulla bontà di questa regola e ancor di più sulla bontà dell’interpretazione. Comunque sia, al cambio pitcher è 6-4 Ruphy.

I Rossi si spengono per due inning di attacco chiusi a zero completo, mentre il 5° inning d’attacco dei Ciaperi è di fatto quello decisivo.

I padroni di casa riescono a segnare 4 punti con due sole valide, 2 errori della difesa e una serie di giocate horror con la pallina che non riusciva a stare ferma nel guanto di nessuno; il tutto condito da urlacci vari che non facevano che generare più confusione: 8-4 Ciaperi.

Partita che sembrava finita sulla linea birillo di Andrea sull’interbase quando invece Lele e Giangi resuscitavano la platea rossa con altrettante valide e una ciofeca del coach pinch hitter veniva difesa malissimo dal pitcher e consentiva il punto del pareggio.

Poco male per i padroni di casa. Dopo un out al volo un triplo all’esterno (che è triplo perché la difesa giocava cortissima – e con un out e nessuno in base devo ancora capire il perché) l’ennesima rimbalzante in diamante veniva mal gestita e consentiva il punto a casa per la vittoria in volata.

Game, set and match.

Vediamo ora se i campioni uscenti hanno stoffa ed orgoglio: l’occasione è già martedì sera…