Brèv Lig 2018


Record positivo anche quest’anno, 9 vinte e 8 perse.
Numerose prove di carattere e di coesione anche in questa difficile post-season che ha comunque garantito un ottimo quarto posto al termine di una serie di finale combattuta contro gli eterni Strappados.
Forse i Ruphy hanno sopravanzato squadre più attrezzate, tecnicamente e agonisticamente, dimostrando cuore ed orgoglio da bicampeon.
Roster corto, acciacchi vari, assenze importanti sparse, ma costanti per tutta l’annata, hanno costretto i Rossi spesso a giocare con assetti improbabili, con giocatori fuori posto, a coprire ruoli occasionalmente.
Un attacco asfittico, anemico ed incostante, mal adiuvato da una rivedibile corsa sulle basi, ha impedito di sterilizzare le ovvie magagne difensive.
E nonostante ciò proprio alla difesa ci si è aggrappati nei playoff per raggranellare il possibile.
La finale scudetto non era alla portata, né tecnicamente (oggettivamente i Bidoni erano più forti) né psicologicamente (solito atteggiamento rinunciatario delle partite contro i bianco royal di Castelmaggiore)
E comunque anche se lo fosse stata, i Rookies avrebbero fatto polpette delle carni rosse.
Non stiamo nemmeno a commentare il 5-1 della semifinale al Progresso. Semplicemente non c’è mai stata partita. Il risultato finale parla comunque di una tenuta mentale difensiva nobilitata da egregie prestazioni in pedana, ma di un’imbarazzante pochezza offensiva (4 valide, per di più vanificate da erroracci in base)
Molto più allettante la finalina.
Le prime due partite giocate sono state davvero entusiasmanti, combattute e tirate.
La prima ha visto i Ruphillies condurre sempre, fin sul filo di lana ed essere condannati alla sconfitta di misura (5-4) all’ultimo respiro.
La seconda sì è conclusa con un atipico ed incredibile 1-0 grazie ad un walkoff single al sesto inning con due out sul tabellone.
La terza non ha avuto storia. L’attacco striminzito dei Rossi ha continuato ad essere anemico, mentre gli Strappados hanno innestato le marce alte trovando valide e punti a profusione per un 10-1 finale che non ha bisogno di commenti.
Giusto così. Ha prevalso la squadra più profonda, con più frecce all’arco e anche più sana alla meta.
Certo,nei playoff, in 5 partite di postseason i Ruphillies hanno totalizzato 17 punti di cui 10 coi Calzini Rossi.
Direi qualcosa su cui riflettere e, magari, lavorare in ottica 2019.

Anche i numeri stagionali sono impietosi.
La pedana è andata tutto sommato bene (77 punti subiti, circa 5 di media concessi a partita); la difesa ha subito rovesci soprattutto nella prima parte dell’anno e ovviamente ha sempre patito la cronica incompletezza con giocatori fuori ruolo, ma ha ribadito la straordinaria batteria di esterni di cui è dotata e verso fine stagione ha anche limitato il numero di errori.
L’attacco è invece stato un pianto. La media finale (0,334) parla di retrocessione al 2012, quando un manipolo di eroi alle prime armi si avvicinava al ballgame: dopo 6 anni tornare lì è una sconfitta.
Ben 4 giocatori hanno medie under 200 e in 6 non raggiungono la doppia cifra di valide.
Un’involuzione. Si potrà spiegare forse con il miglioramento di lanciatori e difese altrui…ma poi vai a leggere i report di Calzini Rossi-Ciaperi (50 punti segnati globalmente in due partite) o di gara 1 della finale scudetto (13-11) e ti fai delle domande…
Ruphy non sanno girare la mazza? Probabile.
Non hanno disciplina al box (Termanini docet)? Sicuro.
Sono impreparati tatticamente? Ovviamente.
Corrono malamente sulle basi? Nonna Papera è ancora tra noi…
Si allenano poco? Mah, le altre squadre lo fanno di più??
Di sicuro sono abilissimi nel settimo inning a ronzare attorno a tavoli imbanditi

Per tornare competitivi (ammesso che sia questo l’obiettivo) occorreranno correttivi, all’interno e anche all’esterno, con addizioni di aiuti tangibili con il bastone.
Siamo sinceri: ci vogliamo bene e siamo un gran gruppo, ma in questa formazione non andiamo da nessuna parte…

Archiviamo il 2018 pareggiando la posizione dell’anno scorso pur con una squadra probabilmente meno attrezzata (e infatti le 8 sconfitte annuali sono il record storico dei Reds) e con un panorama di avversari tutti agguerriti e rinforzati.
Andiamo in letargo invernale soddisfatti e orgogliosi di avere fatto il massimo con i limiti ed i difetti evidenziati.
Confidiamo in un 2019 ricco di divertimenti e soddisfazioni.

FINALE 3° e 4° posto
21-set Poiana
Strappados - Ruphillies 5 - 4
25-set Poiana
Ruphillies - Strappados 1 - 0
2-ott Poiana
Strappados - Ruphillies 10 - 1

Girone A playoff: BIDONI, RUPHILLIES, CALZINI ROSSI
7-set Poiana
Bidoni - Calzini Rossi 13 - 12
11-set Castedebole
Ruphillies - Calzini Rossi 10 – 5
14-set Castel Maggiore
Bidoni - Ruphillies 5 - 1

STEP 1
Prima uscita settembrina dei Ruphillies per la post season 2018.
Nel round robin che ha già visto la vittoria di misura dei Bidoni contro i Calzini Rossi, i Ruphy sono attesi allo scontro sempre coi Rossi (già incontrati due volte in stagione regolare) per poi contendersi l’accesso alla finale venerdì nell’oscura tana di Castel Maggiore.
Manca solo Tomes per i Ruphillies e sono al completo anche i Rossi.
La partita è stata bella, con buone giocate in difesa ed in attacco ed ha visto prevalere i padroni di casa per 10-5 anche se il punteggio non racconta dell’equilibrio che si è visto.
S’intende: la vittoria è meritata e di fatto mai stata in discussione nel dipanarsi dell’incontro, ma i Calzini se la sono giocata bene ed hanno combattuto palla su palla.
Ruphy sono stati semplicemente più bravi, capaci di trovare le giocate nei momenti cruciali e di serrare le maglie difensive quando occorreva.
Arrivare ad una partita dalla finale è francamente un obiettivo insperato: comunque vada sarà un successo – si diceva -, anche se la sensazione che si avvertiva nel dugout era quella della serie “l’appetito vien mangiando”.
I pronostici sono contrari. La cavalcata intonsa dei Bidoni depone per un risultato scontato, ma il ballgame è sport di episodi, di momenti e di alternanza psicologica e quindi…non si sa mai.
Occorrerà concentrazione e grande coscienza dei propri mezzi per fare l’impresa, ma le possibilità ci sono e siamo certi che i Ruphy se la giocheranno con orgoglio e abnegazione.
D’altra parte chi ha tutto da perdere non sono certamente loro…
I Calzini Rossi terminano una buona stagione con lo scontro coi Ciapèri nella finale per il 5°-6°posto.
CRONACA
Pronti via e pochi lanci consentono un pulito 3 su 3 giù per la difesa di casa.
L’attacco invece materializza tre punti nobilitati dal fuoricampo interno di Jaky.
Accorciano i Calzini al loro secondo attacco con Andrea che concede 5 valide (3 delle quali a dire il vero piuttosto fortunose) ma è aiutato da una spettacolare presa di Giangi all’esterno che vanifica le basi piene degli ospiti.
Ruphy non sono in vena di sconti e capitalizzano al massimo le occasioni chiudendo a 8 la metà gara, con 5 punti di vantaggio.
Angelo lancia bene i suoi inning, macchiati solo da 2 basi gratis e un colpito, ma la difesa lo supporta egregiamente sia in diamante che sul prato.
L’attacco Ruphy rallenta un attimo ma la partita si archivia sul 10-5 finale con la quarta volata tirata giù dalla coppia Giangi-Fabri in gran spolvero.

Fase a Orologio
OROLOGIO: CROCE E DELIZIA

Terminano le fatiche preferiali dei Ruphillies con il doppio incontro della fase ad orologio.
Con il quinto posto raggiunto nella regular season gli avversari sono i Rookies (quarti) e i Calzini Rossi (sesti)
Le due partite hanno confermato il trend annuale della squadra, sicuramente in ripresa rispetto a un mesetto fa, ma ancora prigioniera dei suoi fantasmi, tra errori difensivi e scarsa prolificità in attacco.
Il computo finale (sconfitta con i Rookies e vittoria con i Calzini) ha lasciato inalterato lo score, confinando i Ruphillies al 4° o 5° posto della griglia playoff, che si completerà entro la settimana.
Il bilancio finale della prima parte di stagione è comunque positivo.
E’ stato centrato l’obiettivo prefissato (playoff) per una squadra che vive una stagione di transizione, alle prese con cambi di roster e problemi di assenze contingenti
Sempre presente la coesione di squadra, anche nei momenti bui, i Ruphy stanno però vivendo la peggior performance in attacco dal 2012 (secondo anno di milizia Brèv Lig) e in assoluto la peggior prestazione difensiva in fatto di errori e punti subiti dell’intera esistenza Ruphy. Per la prima volta (2011 escluso) il numero delle valide messe a segno dagli avversari è superiore a quella dei rossi, cosa che anche nello sfortunato 2017 (senza andare a rinverdire i fasti del 2016 dove le valide colpite erano il doppio di quelle subite…) non era avvenuta.
Non tutto però è stato da buttare. La pedana ha tenuto sui livelli abituali, nonostante l’indubbia crescita del movimento e la aumentata potenza delle mazze avversarie. La disciplina al box è rimasta una costante visto che le basi ball guadagnate sono perfettamente in linea con quelle del triennio precedente, nonostante – anche qui – un indubbio miglioramento della qualità dei lanci avversari. E anche la voglia di vincere è rimasta intatta.
Diciamo che il ruolo dei Ruphillies 2018 è sicuramente quello di underdog, fuori dai pronostici di vittoria, ma sembra poco raccomandabili, se incontrati in partita secca e – magari – a ranghi completi.

Regular Season
13 luglio, Poiana
Rookies - Ruphillies 7 - 5
Si gioca al Poiana pur se ospiti formali dei Rookies, la prima partita della fase ad orologio.
Partita stretta (7-5 il finale) decisa dagli episodi e da qualche errore di troppo dei Ruphy.
L’inizio dei Rossi è schioppettante e porta 3 punti a casa con altrettante valide.
I Rookies macinano con costanza e costringono Andrea a capitolare due volte in due riprese.
A metà gara l’incontro è in equilibrio sul 3 pari.
Ruphillies approfittano dell’unico errore degli avversari per scattare sul 5-3 grazie ad un provvidenziale singolo da 2 punti di Mela.
Ma i Rookies puniscono chirurgicamente ogni incertezza dei Ruphy e a fine 5° li sopravanzano definitivamente, rendendo vano l’ultimo attacco.
Gran parte del merito va ascritta ai lanci di Cristiano, veloci e precisi, maldigeriti dai Reds.
In una partita da 6 valide a testa la differenza l’hanno fatta i 4 errori a 1 dei Ruphy e la capacità dei blues di castigarli prontamente.
Non è bastata la prestazione monstre di Amby (2 su 2) e il rientro strepitoso di Fabri (2 su 3 e 5 out al volo davvero notevoli).

19 luglio, Casteldebole
Ruphillies vs Calzini Rossi 9 - 6
Si gioca a Casteldebole, ma in casa Ruphy, il secondo match dell’orologio.
Dopo la sconfitta coi Rookies ai Ruphy non resta che vincere per evitare il sesto posto in griglia.
Manca Fabri nei Ruphy, Ventura e Bassini nei Calzini, che vengono da una impressionante serie di partite in doppia cifra, con un attacco sempre a mille.
Ma stavolta la difesa dei Ruphillies tiene botta, arginando con belle giocate ed un numero “umano” di errori le mazze avversarie.
Mazze che peraltro non hanno fatto mancare potenza con 10 valide di cui tre extrabase. A tarpare le ali dei Calzini un bellissimo colto rubando della Miky, un doppio gioco di Jaky e un altro piccionato fuori base con assistenza 3-6.
L’attacco Ruphy ha colpito al bisogno. Sfruttando la vena di Amby (a mille anche stasera con 3 su 3) e Andrea (2 su 3 e 3 rbi) e la precisione chirurgica delle texas di Cai (2 valide per altrettanti importantissimi punti battuti a casa) con 9 valide si sono segnati quei punti che hanno permesso una vittoria franca e convincente.
I tempi dei bum bum sono finiti. Ora le partite vanno guadagnate e i punti raggranellati senza sprecarli, come fossero una risorsa in via di estinzione.
I Calzini hanno una volta di più destato impressione di potenza. La pedana era falcidiata dalle assenze ma il lineup è davvero importante e al completo darà filo da torcere a chiunque
I Bidoni superstar sono avvisati…
Ora spazio alle vacanze e un arrivederci a settembre per la fase decisiva.

Venerdì, 6 luglio
Ruphillies vs Rookies 9 - 8
ORGOGLIO E CUORE
In una stagione a tinte fosche, con più ombre che luci, i Ruphillies cavano dal cilindro una prestazione orgogliosa contro una squadra che li aveva sempre battuti nelle ultime uscite.
Più con il cuore che con la tecnica (come dire: per le belle giocate citofonare nel 2019…) i rossi si sono sollevati oltre i loro evidenti limiti attuali.
Limiti che si sono palesati ancora una volta nelle nefandezze difensive (ben 9 che portano a 47 il totale annuo, quasi 5 di media a partita) che zavorrano pesantemente il rendimento.
E’ vero, ci sono le assenze che mai come quest’anno pare abbiano un peso specifico enorme.
Mancavano Amby e Jaky. Senza dubbio i migliori giocatori del roster, sia per l’apporto offensivo sia per quello difensivo, ma l’alibi sta diventando un po’ stretto e non nasconde la mancata crescita complessiva della squadra, che dovrebbe, dopo 10 partite, essere in grado di sopperire alle assenze.
Dopo il profondo slump della partita coi Ciapèri l’attacco ha registrato un sussulto, sempre confinato ai numeri bassi del lineup; e se la difesa ha toppato di brutto, i lanciatori hanno forse tirato la miglior partita della stagione, concedendo un solo punto PGL e sei valide in tutto ad un attacco (quello dei Rookies) giovane ed esplosivo.
I Rookies hanno avuto il grave demerito di non sfruttare le occasioni a disposizione. Con gli avversari incapaci di difendere, 8 punti in 6 inning sono una miseria.

Un paio di errori e qualche piazzamento dubbio all’esterno dei rossi, consentono ai Rookies la segnatura di 2 punti che i Ruphy pareggiano con ben 4 valide, peraltro ben difese dagli ospiti, che contengono al minimo le perdite.
Andrea tiene bene il secondo inning ma i reds non capitalizzano il doppio di Michela a causa di un doppio gioco difensivo su una secca linea di Angelo.
Ben 4 errori caratterizzano il terzo attacco Rookies che approfittano della debacle dei padroni di casa per scappare via. Il turno alto del lineup rosso frena l’emorragia e segna due punti nonostante un altro doppio gioco difensivo (bravi, ma anche fortunati) della difesa blu.
A metà partita è 5-4 Rookies…6-0 Ruphy negli errori…
Il quarto inning vede il tentativo di fuga dei Ruphy che approfittano di un paio di basi ball per fare bottino pieno grazie alle valide di Fabri e Giangi (3 su 3 alla fine).
Parrebbe la fuga buona, ma al 5° Angelo subisce 2 valide, concede una base gratis e assiste impotente all’ennesima sanguinosa coppia di errori: 3 punti subiti e tutto da rifare con la nuova parità.
La parte bassa del 5° vede un faticoso punticino entrare nel carniere Ruphy grazie agli unici 2 errori della pattuglia blu.
Andrea sale in pedana per la salvezza che ottiene con un inusuale (per i tempi che corrono) 3 su 3 giù.

Vittoria playoff per i rossi, che concludono al 5° posto la stagione regolare (il risultato peggiore dell’era playoff) ma che centrano l’obiettivo stagionale.
Anche la fase ad orologio non potrà cancellare il risultato e con questi chiari di luna è già tanta roba.
A settembre si vedrà. Questi Ruphillies non possono spaventare nessuno, almeno finché il rendimento sarà questo, ma è sicuramente possibile un miglioramento (peggio di così in difesa è dura e anche in attacco non si è scherzato) e in questo caso il ruolo di mina vagante è garantito.
I Rookies saranno sicuramente protagonisti della postseason. Pedana ben assortita (e mancava Cristiano) potenza nel box e gambe giovani e svelte.
Difesa discreta, magari non eccelsa agli esterni.
Si vedrà.

Poiana, 29 giugno
Ciapèri vs Ruphillies 10 - 7
NESSUNA SVOLTA
Stagione oscura quella dei Ruphillies 2018, ancora sconfitti venerdì ad opera dei Ciapèri.
Una sconfitta giusta in una partita in cui i rossi hanno dimostrato per intero le evidenti lacune che li affliggono, ma che almeno li ha visti in partita e reattivi per quasi tutto il match.
Niente a che vedere con la scialba prestazione disputata contro le Sfattine.
Per di più, come spesso quest’anno, le assenze importanti (Jaky e Fabri) hanno sicuramente pesato nell’economia della sfida.
I Ciapèri hanno dimostrato la loro forza. Due ottimi lanciatori, un lineup piuttosto potente una buona difesa, anche se ad onor del vero non è che i Ruphillies abbiano causato forti pressioni. Il secondo posto attuale è più che meritato.
Reds hanno tentato di girare le viti della difesa, nella speranza che potesse bastare a sopperire all’asfittico attacco.
Non è bastato. La difesa si è comportata bene, tutto sommato anche i lanciatori, anche se sulla groppa ci sono sempre 14 valide in 5 inning, che sono tantissime.
Vero è che quest’anno gira maluccio: visti giri a pentolaccia, manici, texas e chopper trovare sempre il pertugio buono.
Però è sicuramente vero che un attacco che produce 4 valide (anche 7 basi ball, ma non può consolare) non conduce a risultati. La buona prestazione dei lanciatori ospiti, veloci come pochi altri nella lega, è una buona spiegazione, ma non può bastare: coi Pocos ci si era lamentati dell’incredibile lentezza dei pitcher…oggi non si può fare lo stesso per lanciatori veloci…

Prima parte di gara controllata da difese e lanciatori e dopo due riprese il punteggio è 2 pari. L’attacco Ruphy produce 3 punti nel terzo inning con 2 valide e due basi ball, ma Andrea non sa contenere le mazze padrone di casa che, con un po’ di fortuna, portano a casa bottino pieno: a metà gara è 6-5 Ciapèri.
Qualche lancio pazzo aiuta i Rossi che si issano di nuovo in testa, pur iniziando il personale sciopero della valida.
Non può bastare.
I Ciapèri riallungano su Angelo al 5° marcando il 10-7 finale, vista l’impotenza offensiva degli ospiti.
14, si diceva, le valide dei Ciapèri, immuni pure da errori difensivi ed anzi autori di alcune belle giocate (almeno 3 di rilievo in seconda base).
4 quelle dei Ruphillies. Una specie di minimo storico. Solo Giangi e Amby hanno saputo violare il tabù…al resto della truppa solo qualche base ball (7, che sono tante e dimostrano una buona attitudine al box). Una tristezza.
I numeri dicono più della cronaca: con quelli si va poco in là.
E sinceramente forse nemmeno nei playoff, visto che la classifica da preoccupante è divenuta drammatica.
Poco importa, si dirà: battendo così, nei playoff, cosa ci si va a fare?

Giovedì, 21 giugno, Poiana
Sfattine vs Ruphillies 9 - 10
IN AFFANNO
Ancora storditi dalla sconfitta contro i Pocos, i Ruphillies tornano nel campo amico, seppur come squadra ospitata, nella sfida contro le Sfattine.
Inguaiati in classifica per i rossi l’imperativo è vincere.
E vittoria sarà anche se in fondo non del tutto meritata.
Ruphy di quest’anno sembrano donne sull’orlo di una crisi di nervi: quasi mai fanno una scelta giusta, sono nervosi, inconcludenti e slegati.
Se la difesa scricchiola, l’attacco non punge ed ha la tragica abitudine a scialacquare occasioni.
Le medie in attacco sono praticamente le peggiori da parecchi anni e l’incapacità di produrre valide in fila spesso è una regola.
Buon per i Rossi che qualche base ball di troppo della Desi abbia fatto entrare quei punti che alla fine sono risultati decisivi: ma è riprova della mollezza dell’attacco che solo le basi regalate abbiano creato rbi.
Piuttosto bene le Sfattine. Aggressive come al solito sulle basi, hanno trovato diversi contatti secchi e precisi con la mazza e si sono rivelate molto attente nei momenti decisivi. Ci è mancato poco: Anna in posizione punto senza out all’ultimo inning…

Ruphy sembrano in giornata buona e fanno bottino pieno con 5 valide al primo inning. E’ già successo quest’anno che una rondine non faccia primavera e giovedì non ha costituito un’eccezione.
I lanci di Andrea vengono colpiti secchi e le Sfattine pareggiano a 5 a fine secondo. Altro scatto dei Ruphy nel terzo che con 5 basi ball guadagnate segnano 4 punti, chiudendo avanti 9-5 a fine terzo.
Ma le gialloblù non demordono e accolgono Angelo con 4 punti al 4° mentre l’attacco Ruphillies pensa sia opportuno mettere la sordina e chiude praticamente qui le sue performances.
Sul 10-9 Ruphy inizia il 5° attacco; sul 10-9 Ruphy finisce la partita.
Incapaci i Ruphillies di destarsi dal loro torpore e dalla prigionia dei loro fantasmi; incapaci le Sfattine di approfittarsi di una facile preda.
Per i Rossi il risultato è l’unica cosa da salvare.
Le statistiche d’attacco sono drogate dai primi inning decenti; gli ultimi tre sono da dimenticare: pop, rimbalzanti in diamante, vaccate sulle basi, bunt senza senso…meglio stendere un velo pietoso.
Da assolvere una discreta difesa e una pedana comunque costante (0 basi ball concesse)
Adesso sotto con Ciaperi e Rookies. Se si gioca così, lasciamo perdere ogni velleità. La speranza è che da qualche parte l’animo dei Ruphillies, la gagliardia e la potenza tornino a fare capolino.

Mercoledì 13 giugno - 
Pocos Locos vs Ruphillies 15 - 14
CHIAROSCURO
Doppio appuntamento per i Ruphy dopo la sconfitta con i Bidoni.
Gli impegni sulla carta non proibitivi in trasferta contro Calzini Verdi e Pocos Locos si sono invece rivelati assai ostici ed hanno ancor di più dimostrato l’equilibrio che regna nella lega e, se vogliamo, la fragilità dei Ruphillies di quest’anno.
I punti messi a segno (32 in totale) parrebbero far intravedere una potenza in attacco che in realtà invece non c’è.
I punti subiti (25) smascherano una fragilità difensiva preoccupante in un crescendo di errori, imprecisioni e debolezze.
E, con tutto il rispetto, non stiamo parlando di Strappados o Bidoni, quali avversari di turno.
Anzi, il dato più disdicevole è proprio la considerazione che solo con la squadra al completo – almeno in difesa – i rossi trovano tranquillità nelle giocate, senza farsi prendere da nervosismi e isterie che minano la precisione delle azioni.
E se con i Calzini Verdi tutto sommato gli errori erano stati contingentati (pur tra varie incomprensioni e imprecisioni), con i Pocos si è stabilito il massimo assoluto a 10 nefandezze.
Anche il dato delle valide è preoccupante e deve comunque mettere in allarme la pedana: 14 valide subite dai Verdi, 16 dai Pocos…un’enormità…
E’ vero che ai lanciatori si richiede di tirare strike, ma forse oggi non basta più per mettere in difficoltà il box avversario, dove sempre più giocatori hanno preso confidenza e dimestichezza con il bastone.
In attacco una certa disciplina non è mancata (in tema di produzione di basi gratis), ma non c’è dubbio che comunque lo si mescoli il lineup non riesce ad essere equilibrato. E’ indispensabile che il turno “basso” renda di più, esattamente come è successo ai Pocos mercoledì sera, dove proprio i numeri alti si sono resi protagonisti delle valide più importanti.
Certo è che l’obbiettivo della postseason, pur a portata di mano, sarà arduo da raggiungere e la concorrenza, dati alla mano, molto agguerrita e folta.

Giovedì, 7 giugno - Casteldebole
Calzini verdi vs Ruphillies 10 - 18
Tra un rovescio di pioggia e l’altro i Ruphy migrano a Casteldebole per affrontare i Calzini Verdi.
Sembra serata di grazia per i rossi che raccolgono 12 punti nei primi 3 turni di attacco con 10 valide a referto.
Andrea assorbe bene due inning in pedana concedendo solo due punti.
Pare una sgambata.
Non sarà così.
Un Angelo un po’ impreciso e nervoso concede valide nei tre inning di lancio e 8 punti.
Dopo l’abbuffata dei primi 3 inning d’attacco i Ruphy si arrestano e a freno a mano tirato ne incamerano 3 nei successivi 2.
E’ 15-10 a fine quinto. Un margine rassicurante non fosse per i balbettii della difesa.
Ci pensa Cai con un doppio (il primo della carriera) a mettere la parola fine alla partita, sancita da un turno da 3 su e 3 giù di Andrea a fine match.
18-10 il finale…un po’ bugiardo per i Verdi che pagano 6 errori difensivi.
Ruphy vincenti ma senza quella vena di sicurezza che li contraddistingueva nel recente passato.

@POCOS LOCOS
Altra storia per la trasferta di Pianoro.
Campo ostico ed indigesto, tra erba, luci, monte di lancio e dimensioni.
Mancano Fabri e Amby e si sente.
Pocos in decisa serata di grazia, di quelle in cui un manico fa valida, un tappo fa texas ed anche un liscio fa bunt.
Grazia che non coinvolge i rossi ospiti, protagonisti di 10 errori conclamati e di ritardi, imprecisioni, immobilismi, errati piazzamenti conditi in salsa varia.
Sinceramente un disastro.
Il campo non ha aiutato, ma la testa ancor di meno.
E non era partita male…
Nonostante zero valide all’attivo sono 4 i punti entrati al primo attacco, tra errori palle mancate e basi ball concesse.
Ma se Atene piange, Sparta non ride e ad Andrea tocca raccattare 4 punti con altrettante valide concesse tra cui un triplo al centro.
Il turno basso genera zero per i Ruphy, mentre Andrea a capo chino subisce altri 3 punti assistendo alla gara di saponette: 7-4 a fine secondo.
In qualche maniera il turno alto riesce a produrre – senza entusiasmare – altri 4 punti per reindirizzare la partita, ma la difesa non protegge e i Pocos a metà gara sono avanti 10-8.
Il quarto attacco Ruphy muore a basi piene su un poppettino di Andrea con un solo punto all'attivo, mentre la difesa non riesce ad arginare i Pocos che anche grazie a due basi gratis (le uniche della serata) aumentano il vantaggio a 12-9.
Angelo sparecchia le basi con un triplo al 5° che permette a rossi di rimettere il naso avanti (13-12). Vantaggio effimero e subito respinto da 2 punti dei Pocos.
Si arriva all'inning finale dove i Ruphy si mangiano una dote di basi piene e un out a causa di una vaccata di Andrea in terza (serata da dimenticare).
Sulla parità, i Pocos di stasera non perdonano nello stile odierno: texas di manico il primo battitore, errore su una rolling in diamante sul secondo e volata agli esterni per il walkoff decisivo.
Onore al merito dei padroni di casa che hanno meritato la vittoria così come i Ruphillies la sconfitta.
I numeri parlano di una vittoria ancor più netta di quanto dica il punteggio: 16-8 le valide per i Pocos, 10-7 gli errori per i Ruphy, che si sono salvati grazie a 8 passaggi in base gratuiti. In ogni caso i Pocos si sono dimostrati aggressivi sulle basi e, nei momenti topici, hanno sempre avuto qualcosa da tutti i giocatori schierati.
Cosa che non si può dire dei rossi, che al 7 su 15 in attacco del turno “alto” hanno contrapposto un 1 su 13 del turno “basso”.
Ma al di là dei problemi in attacco che si stanno prolungando, è palese che beccare 15 punti significa perdere praticamente sempre e con 10 errori sulla groppa (sono 33 da inizio anno, un po' troppi...) si va poco in là.
Forza e coraggio: ripartire è d'obbligo!!

Venerdì, 1 giugno - Poiana
Ruphillies vs Bidoni 4 - 7
SCONFITTI
Secondo rovescio consecutivo per i Ruphillies 2018.
Lo scontro coi Bidoni imbattuti era ostico e i rossi non sono riusciti a sovvertire il pronostico.
Partita bella, combattuta e tirata che ha visto prevalere gli ospiti al di là dei loro meriti.
Il 7-4 finale è quanto mai bugiardo, ma fotografa una partita di baseball tipica in cui gli episodi l’hanno fatta da padrone e dove il cinismo e la buona sorte hanno arriso ai biancazzurri tanto quanto si sono rivoltati ai Ruphy.
Le statistiche raccontano di 9 valide a 5 per i Reds, colpevoli di 3 errori (sanguinosi) e di non avere saputo praticamente mai capitalizzare le occasioni, come dimostrano gli 8 lasciati in base.
I Bidoni hanno sfoggiato solidità e capacità di essere determinati nei momenti decisivi. Sono stati fortunati, certo, ma se la sono andata a cercare non mollando mai, anche nei momenti di difficoltà.
Ruphy hanno da recriminare sugli episodi, ma non sull’atteggiamento di squadra e sull’approccio alla partita ed escono dal match con la convinzione di essere competitivi sui livelli alti della lega.

Ranghi completi per entrambe le squadre. Si rivede Kenny tra i Bidoni ed anche Denis Bonsi si concederà un turno di battuta. I Ruphy recuperano Jaky ed Amby.
Primo inning da tre su e tre giù per i Bidoni, mentre i Ruphy azzannano la preda con un bottino pieno e 7 uomini passati al box con 4 valide all’attivo.
Un errore della difesa ed un lancio pazzo consentono ai Bidoni di accorciare al secondo, nonostante una sola valida (peraltro al momento giusto) su Andrea.
Sarà l’unico acuto degli ospiti nella prima parte di gara, che si conclude sul 4-2 per i Ruphy, incapaci peraltro di portare altro fieno in cascina.
Una base ball, una sola valida ma due errori e un lancio scontrollato vengono capitalizzati con precisione chirurgica dai Bidoni che segnano 3 punti al 4° inning sopravanzando i rossi per 5 a 4.
Provano a reagire i padroni di casa che mettono il corridore in posizione punto al 4°, ma vanificano con un K guardato e un flyfoul.
Ma la svolta della partita avviene nella parte bassa del 5° inning. Due valide in striscia di Angelo e Fabri riempiono i sacchetti di seconda e terza con zero out e spot 3,4 e 5 in sequenza nel box. Qui avviene l’incredibile. Giangi va out con un pop sul catcher. A Jaky viene data la base intenzionale e a basi piene va Amby, la cui linea viene presa in tuffo dall’interbase. Ci vuole la valida. Robbi batte in diamante: probabilmente non ce ne sarebbe per l’out ma Fabri dorme in seconda e si fa piccionare. Zero punti, morale in cantina e partita finita.
I Bidoni non si fanno pregare e allungano per la sicurezza, mentre per i Ruphy sono già passati i titoli di coda.
Peccato. Il ballgame è sport infame…non sempre vince chi merita ma chi se lo merita, chi raccoglie tutto e sbaglia di meno.
E così è stato. Onore agli ospiti e pacca sulle spalle ai nostri. Si rifaranno.

Venerdì, 25 maggio - Poiana
Ruphillies vs Calzini rossi 11 - 15
AHI AHI!
Tanto tuonò che piovve…
Prima sconfitta stagionale per i Ruphillies venerdì sera contro i Calzini Rossi, che non battevano i Reds di San Ruffillo dal settembre 2012, in striscia da 14 partite.
Una sconfitta annunciata, viste le difficoltà palesate dai bolognesi in questo avvio di stagione.
Sconfitta meritata ad opera di una squadra presentatasi in versione incerottata, ma che ha avuto da tutti (buona sorte compresa) un aiuto consistente.
Determinata in difesa, incisiva in attacco, cinica nello sfruttare ogni amnesia dei padroni di casa (e non sono state poche).
Ruphillies sono incappati in un inizio gara imbarazzante per scarsa concentrazione e timore.
Quando potevano sbracare sono rimasti uniti e per poco non riuscivano nell’impresa di ribaltare un punteggio che ad inizio 5° diceva 15-5 per gli ospiti.
La contemporanea assenza di Jaky e Amby lascia voragini nel lineup e nell’infield, che però i padroni di casa dovrebbero essere più bravi a mascherare.
La pedana è stata subissata di valide. In sincerità i Calzini Rossi hanno trovato traiettorie sapienti anche su ball conclamati e manici e texas l’hanno fatta da padroni. Ma ci sta: troppe volte ai Calzini era andata storta.

Il primo inning è lo specchio della partita (come il 5° sentenzierà la sconfitta). Su due out i Calzini trovano 4 valide a fila (un manico e una texas tra le altre) per segnare 3 punti. Nel secondo inning un letargo della difesa dei Ruphy consente bottino pieno senza nemmeno un out. All’opposto solo un punticino per i reds, con una misera validina sui lanci non proprio irresistibili di Valerio Spisni.
A metà terzo è 8-1 per gli ospiti, con morale in cantina ed encefalogramma piatto in casa Ruphillies. Qualche base ball dalla pedana ospite ringalluzzisce i Ruphy che mettono a segno 4 punti e chiudono metà gara sotto di 3. Ma è un fuoco di paglia. I Calzini Rossi segnano sette punti in striscia (4 nel 5° inning dove dopo 2 uomini passati al box la situazione era basi vuote e 2 out) e si issano a 15-5. Nei padroni di casa si materializza lo spettro della manifesta, mai verificatasi.
Dal buco nero invece i Ruphy si rialzano segnando 4 punti al quinto (con il turno buono del lineup) e riuscendo a tenere a zero (finalmente!!!) i Calzini al 6°.
Si va al turno finale sotto di 6: l’impresa è ardua…
Ma le basi si riempiono per 3 singoli ed entrano 2 punti con un out.
Qui Mela la combina grossa correndo a casa su un fly della Miky con la difesa che confeziona il doppio gioco finale per l’11 a 15 definitivo.

Vittoria decisiva per i Calzini Rossi in ottica playoff: la sconfitta avrebbe significato probabilmente l’addio ad ogni velleità. Pericoloso passo falso invece per i Ruphy proprio contro una diretta concorrente: visto l’equilibrio di quest’anno l’accesso ai playoff sarà tutt’altro che una passeggiata.

21 maggio 2018 - Castenaso
OraGioBat vs Ruphillies 7 - 16
CONTINUA LA STRISCIA
Prima trasferta per i Ruphillies lunedì a Castenaso contro gli Oragiobat.
Il campo è quello ufficiale per gli atleti della A federale e quindi grandissimo per gli amatori Brev Lig.
La pioggia dà una tregua nonostante gli acquazzoni del circondario bolognese e va in scena una partita a dire il vero un po’ fallosa e contraddistinta – non inganni il punteggio – da attacchi un po’ anemici.
Scusati i padroni di casa, che devono scontare le assenze di Malatesta e Pasquali, meno i Ruphy, al gran completo.
Il punteggio finale dice 16-7 per gli ospiti bolognesi, soprattutto grazie alle 12 basi ball e 7 errori difensivi degli OGB e dai 5 errori dei rossi.
Non vogliamo essere paladini dell’estetica, ma una partita da 15 basi ball e 12 errori totali non sarà ricordata come una delle perle del ballgame nostrano.
Sarà stato il lunedì sera, sarà stato il campo, l’approccio dei Ruphy alla partita è stato da dimenticare. Primo inning di scarsa incisività in attacco (AngeloGiangi e Jaky out con rimbalzanti in diamante) e scarsa concentrazione in difesa con Andrea contratto, falloso e impreciso.
Lo 0-1 a fine primo è risultato assai gradito.
Rimessa a posto la fase difensiva con due inning intonsi, l’attacco, senza far mirabilie, ha prodotto 7 punti e la partita aveva già un padrone a metà gara.
La seconda parte non ha avuto più storia. I Rossi si sono giovati dei lanci veloci ma puliti di Davide per alimentare il bottino mentre gli Oragiobat hanno limato il gap al sesto con alcune belle legnate e qualche errore di troppo dei Ruphy.
Alla fine lo score dirà 8 valide a 7 per i rossi, ancora una volta sotto media in attacco e con giocatori (citiamo AndreaGiangi e Mela) lontani parenti di quelli dell’anno scorso.
Una menzione, oltre al fuoriquota Amby, va al Fabri nazionale: preciso all’esterno, chirurgico in battuta, stoico nel resistere agli infortuni: pare proprio che la semina 2018 sia stata indovinata…
Detto delle assenze, gli OGB hanno pagato a caro prezzo l’imprecisione in pedana e qualche errore in difesa, pur facendo vedere interessanti turni di attacco.
Ma la cosa più interessante è stata senza dubbio l’abbuffata di pasta e altre varietà del dopo gara, frutto della squisita ospitalità dei padroni di casa!!

Venerdì 11 maggio - Poiana
Ruphillies vs Cuba Libre 9 - 5
BENE COSI’
Secondo turno casalingo per i Ruphillies venerdì sera al Poiana, ospiti i Cuba Libre di Ozzano, che dopo 3 anni si ripresentano sul diamante bolognese.

Serata gradevole, campo in buone condizioni.
Partita godibile, con qualche errore di troppo ma anche con qualche bella giocata.
Ruphillies si presentano con la formazione senza fuoriquota per le assenze di Jaky e Amby.
Ennio si riappropria egregiamente dell’angolo caldo e, tutto sommato, i Rossi riescono a sopperire alla mancanza di interni con un turnover ragionato: Giangi e Andrea coprono l’interbase e lo stesso Giangi, nonostante la sua vocazione da esterno, dà il cambio in prima ad Angelo, quando impegnato in pedana.
I Cuba si presentano con tre ottimi lanciatori, precisi e veloci, e pagano un paio di sanguinosi errori (saranno peraltro 8 in totale, un po’ troppi) in difesa.
Ruphy si dimostrano un po’ troppo fallosi (era prevedibile) nell’infield, ma sempre coriacei sugli esterni, che hanno mostrato doti atletiche e sicurezza. Bene Andrea in pedana, che ha concesso solo rimbalzanti e contatti sporchi, meno Angelo che è stato toccato secco più volte e, all’ultimo inning, non supportato dalla difesa, ha mostrato un po’ di braccino.
Attacco Ruphy ancora un po’ incostante (4 strikeout subiti a questo livello sono stroppi), se si eccettua il solito Angelo autore di 2 fuoricampi interni con due lunghissime volate. Corsa sulle basi rivedibile, sia per i novizi (e ci sta) sia per quelli che ormai da anni si cimentano su questi palcoscenici..(Brando???)

CRONACA
Solito inizio un po’ molle dei rossi che concedono due punti ad inizio partita, frutto di due singoli in striscia e di un errore di Cai in seconda. Angelo suona subito la carica con un solo homer a destra e i Ruphy impattano con l’ennesimo RBI di un ritrovato Fabrizio.
Andrea concede solo un singolo nelle altre due riprese lanciate, lasciando a zero l’attacco ospite. I Ruphy invece chiudono la prima parte di partita con 3 punti, frutto di altrettante valide, compreso il “solito” solo homer di Angelo.
La partita scivola via senza intoppi per i bolognesi che mettono al sicuro il risultato con altre 4 segnature tra 4° e 5° attacco, beneficiando di un errore dell’esterno destro che costa due punti ai Cuba.
Sul 9-2 inizia l’ultima fatica per Angelo. Sembra una formalità fino a quando, con situazione di due out, gli ospiti inanellano 4 singoli in striscia e beneficiano di 2 errori della difesa (uno di Andrea abbastanza marchiano) fino alla presa al volo in tuffo di Fabri che sancisce la fine di una partita che stava improvvisamente ed inopinatamente complicandosi.
Risultato comunque giusto.
Ha vinto la squadra che ha sbagliato meno ed ha battuto di più (le valide sono 8 a testa, con un turno in meno per i Rossi ma soprattutto tre extrabase di cui due homer)
Ma i Cuba non hanno demeritato. Anzi, si sono dimostrati presenti e mai domi e, con qualche errore in meno…chissà…
Ruphy si trovano inaspettatamente a punteggio pieno.
A vedere il calendario sembrava impossibile in una stagione di transizione e cambiamento in cui l’obbiettivo massimo della dirigenza è l’accesso ai playoff.
Bene così, una partita alla volta.

Venerdì, 4 maggio - Poiana
Ruphillies vs Strappados 4 - 3
OPENING GAME 2018
Ottavo anno di Brèv Lig che inizia con una classicissima.
Al Poiana umidiccio si affrontano per la partita d’esordio sei dei sette titoli di lega assegnati e rispettivamente campione uscente 2017 e 2016.
E come l’anno scorso era toccato agli arancioni interrompere la striscia d’imbattibilità dei rossi, quest’anno è avvenuto l’esatto contrario.
Partita stretta, come al solito, con le difese ad avere il predominio su attacchi abbastanza asfittici, come spesso succede al debutto.
Su 11 turni di attacco disputati, ben otto sono finiti a zero e i Ruphillies hanno segnato solo nel primo turno, avendo il merito, o la fortuna, di cumulare 3 delle 5 valide colpite.
Bene le difese, si diceva.
bolognesi hanno condensato i due errori commessi nel primo inning, permettendo l’entrata di 2 punti ospiti. Ancor meglio i campioni, il cui unico errore (sempre al primo inning) è stato peraltro ininfluente.
Bene i lanciatori. Un po’ falloso Andrea (3 inusitate basi ball, ma solo 3 valide concesse al lineup più forte della lega e nessun punto guadagnato), quasi perfetto Angelo, bene Diego, a parte l’inizio, benissimo Mirko, con solo sei uomini passati al box.
Male gli attacchi. Tre doppi in apertura dei Ruphy (AngeloFabri e Jaky) poi poca roba. 5 singolini da parte degli Strappados, sfortunati in occasione dell’unico contatto consistente da parte di Masino, che ha trovato il guanto di Mela all’esterno.
Rimpianti da parte degli arancioni per ben 8 lasciati in base.
Per il resto rimbalzanti in diamante che hanno fatto fare un figurone agli interni, dell’una e dell’altra parte.
Ma ci sarà tempo per vedere di meglio, soprattutto da parte dei campioni uscenti; siamo più scettici per i Ruphy il cui lineup si è probabilmente indebolito rispetto agli anni passati.

CRONACA
Andrea inizia contratto la sua partita e concede due punti al primo inning a causa di due errori del terza base neofita Amby (da lì in poi praticamente perfetto), ma riesce a salvarsi da una situazione pericolosa di basi cariche. Al cambio di campo esplode l’attacco rosso su Diego, con 3 doppi che portano a casa 4 punti con un solo out al passivo.
Sembrano i presagi di fuochi d’artificio. In realtà occorrerà attendere l’ultimo attacco Strappados per vedere un’altra segnatura, frutto di un bloop di Michele al centro. Ad onor di cronaca i Ruphy avevano segnato un punto al 4°, vanificato da una chiamata di carica dell’arbitro con chiusura del doppio gioco su una più che dubbia eliminazione in prima.
Negli altri inning calma pressochè piatta e predominio di pedana e infield da parte di entrambe le squadre.
Un dato su tutti: su 18 out i Ruphy ne hanno ottenuti 15 dagli interni, due su fly all’esterno più un K girato. Gli Strappados (su 15 out) hanno totalizzato anch’essi solo 2 volate sugli esterni, segno che le squadre hanno fatto una tremenda fatica a superare il diamante.
In una partita equilibrata le differenze sono pertanto state minime e solo la maggior consistenza delle battute del primo inning ha tracciato la differenza.
D’altra parte, in 8 anni di Brèv Lig poche sono state le partite tra queste due rivali in cui l’equilibrio non l’abbia fatta da padrone…e questa non ha fatto eccezione.

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